LUOGO: Verona
COMMITTENTE: Parrocchia di S. Zeno
PRESTAZIONE: Progettazione esecutiva delle opere strutturali, direzione dei lavori delle opere strutturali (2012)
Il restauro della facciata della Basilica di S. Zeno ha previsto la rimozione del serramento metallico di chiusura della grande apertura del rosone, posto in opera a ridosso del rosone stesso negli anni ’60, ed il ripristino di vetrate contenute all’interno dei “petali” e ancorate direttamente alle colonnine di pietra. In tal modo è stata ripristinata la soluzione costruttiva rispondente alle caratteristiche originarie del rosone, e quindi, dal punto di vista strutturale, già “sperimentata”: nei nuovi interventi eseguiti si è ritenuto tuttavia di adottare una misura “precauzionale”, atta a limitare le azioni trasmesse direttamente alla struttura in pietra, in considerazione soprattutto di alcuni fattori di incertezza esistenti sul suo reale stato di conservazione. La soluzione adottata è consistita nel rendere “deformabile” il collegamento tra le nuove vetrate e gli elementi in pietra del rosone. In tal modo, i singoli telai metallici possono spostarsi sotto l’effetto della pressione del vento, andandosi ad appoggiare, tramite molle, ad una nuova struttura metallica posta sul retro del rosone, costituita da una leggera tensostruttura a funi collegata alla muratura perimetrale del rosone stesso. La quota parte di azione del vento assorbita dalla tensostruttura, proporzionale alla pressione del vento, viene così trasferita direttamente alla muratura portante, sgravando le sollecitazioni sulla struttura in pietra del rosone. Il sistema è completato da smorzatori viscosi, posti in parallelo alle molle, che consentono di evitare gli effetti d’urto che si manifesterebbero, al cessare dell’azione del vento, per il ritorno elastico delle molle. La geometria della tensostruttura riprende la forma stessa della ruota della fortuna, per minimizzarne l’impatto visivo.
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